La Grande Guerra attraverso le fotografie del professor Lodovico Pietro Marogna

Data:
9 novembre 2023

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Una mostra straordinaria con immagini inedite consegnate alla memoria dal medico sorsense che partecipò al primo conflitto mondiale come maggiore medico di Croce Rossa.

L’esposizione, sarà presentata nel corso di un evento - organizzato dall’Associazione “20 mila passi nel vento” con il patrocinio del Comune di Sorso - che si terrà venerdì 10 novembre, alle 18:00, al Palazzo Baronale. Interverranno il dottor Pietro Marogna, medico chirurgo e nipote dell’autore delle fotografie, e il tenente colonnello Pasquale Orecchioni, direttore del Museo della Brigata Sassari.  Ad aprire l’incontro sarà il sindaco Fabrizio Demelas.

Immagini che ripercorrono la Storia d’Italia e la vita di Pietro Marogna (1875-1950), che ancora bambino venne mandato a Bologna per gli studi medi e in seguito s’iscrisse alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze, allora sede di eccellenza nel panorama universitario. Nel 1897 interruppe gli studi per unirsi alla legione, comandata da Ricciotti Garibaldi e partecipare da volontario alla guerra dei Greci contro i Turchi. Fu ferito durante un combattimento, ricevendo l’encomio dallo stesso Garibaldi.
Nel 1900 si laureò e iniziò la condotta medica a San Costanzo nelle Marche e poi, per nove anni, a Gergei, paese molto povero del sud Sardegna. Nel 1910 lasciò l’isola per trasferirsi a Milano, dove conseguì la nomina di assistente chirurgo presso l’Ospedale Maggiore, e poi a Genova con l’incarico di aiuto. Autore di molte pubblicazioni, nel 1914 fu abilitato alla libera docenza in Patologia speciale chirurgica. a questo periodo risale l’incontro con Giuseppe Tusini, allora direttore della Clinica chirurgica di Pisa, con il quale Marogna iniziò la carriera universitaria come assistente, in una profonda sintonia affettiva e d’intenti, che li accompagnò per sempre.

Nel febbraio 1916 Tusini lo volle accanto a sé come aiuto di Clinica chirurgica generale e Medicina operatoria e fu inoltre docente di Medicina operatoria a San Giorgio di Nogaro. Lo spiccato senso del dovere e la dedizione al proprio lavoro gli valsero la promozione a maggiore mentre, come il suo maestro Tusini, rifiutò la medaglia d’argento perché - affermò - non si possono accettare ricompense per aver fatto il proprio dovere.
Nel 1924 fu nominato professore straordinario di Patologia chirurgica presso l’Ateneo sassarese, del quale diresse anche la Clinica chirurgica, per poi trasferirsi all’Università di Modena dove conseguì l’ordinariato. Rientrato in Sardegna, ricoprì importanti cattedre nell’Ateneo turritano e dal 1932 al 1935 fu rettore dell’Università di Sassari. Scaduto il proprio mandato, nel 1936 Marogna si trasferì nuovamente a Modena, per rientrare nel novembre del 1947 a Sassari come professore fuori ruolo.

Marogna

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Ultimo aggiornamento:
9 novembre 2023 , 12:10

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