Si è svolta ieri mattina alle ore 9:30 la manifestazione organizzata dall’Amministrazione Comunale per la commemorazione dei Caduti di tutte le guerre in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Il raduno delle autorità militari e civili e di un nutrito gruppo di studenti di studenti della scuola secondaria di primo grado di Sorso, è avvenuto alle ore 09.45 presso l’ingresso principale del Municipio in Piazza Garibaldi. Il corteo guidato dal Sindaco Fabrizio Demelas, dalla Vicesindaco Rita Pisano e dall’Assessore alla Pubblica Istruzione Marcella Spanu, si è mosso alla volta della Chiesa dedicata alla Madonna d’Itria alla presenza dei rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, del Corpo di Polizia Municipale, della Cisom, dei Barracelli, dell'Associazione dei Carabinieri in pensione e dell'Associazione degli ex combattenti.
La Santa Messa, officiata da Don Luca Collu e concelebrata da Padre Luigi e da Padre Jean Laurent è principiata con una preghiera per tutta l'Italia, per gli amministratori e per i tutori della giustizia e della legge. Durante l’Omelia Don Luca ha voluto rivolgersi con parole semplici ma profonde in particolar modo ai giovani studenti presenti, ai quali ha suggerito una riflessione sul fatto che “è dando il meglio di noi che costruiremo una Patria più giusta", chiedendo a tutti di lottare contro "il terrorismo di chi dice che nulla può cambiare e che il mondo appartiene ai furbi”.
Al termine della Messa la composta processione degli intervenuti si è poi diretta verso il monumento ai caduti di tutte le guerre posto al centro dei giardini di piazza Marginesu, dove il Sindaco ha rivolto l’omaggio della Municipalità ai suoi Caduti con un intervento, salutato dall’applauso degli astanti, volto a richiamare il valore costituzionale del ripudio della guerra, male sempre evitabile per la composizione dei conflitti, ma anche il fatto che “l’Unità della Nazione e la pace che i nostri padri ci hanno consegnato in eredità, non possono essere considerate come qualcosa di banale e scontato, ma al contrario una faticosa e a volte dolorosa conquista che è costata il sangue di coloro che si sono battuti per l’una e per l’altra, per l’unità e per la pace.”
La cerimonia si è conclusa con il silenzio, suonato dalla trombettista Claudia Coccoda.
Ulteriori informazioni
Ultimo aggiornamento:
10 luglio 2020 , 16:49