Posizione e chiarimenti in merito alla presenza della famiglia ROM nel territorio di Sorso.
Il Sindaco e l’Amministrazione comunale di Sorso dichiarano sentito disagio e profondo disappunto rispetto al modo indegno e ai toni di inaudita violenza che, in maniera persistente e offensiva, stanno ammorbando il clima cittadino, in questi giorni. Le parole di rabbia e di istigazione alla più becera violenza, che stanno contaminando in queste ore la serenità della nostra comunità, sono moralmente riprovevoli e giuridicamente perseguibili. Colpita da queste manifestazioni di estrema brutalità, basate su pregiudizi e malafede, l’Amministrazione Comunale intende sporgere denuncia per diffamazione nei confronti di quanti, utilizzando impropriamente social network e WEB, abbiano divulgato notizie totalmente false, assolutamente prive di fondatezza ed abbiano esternato affermazioni offensive e ingiuriose, nei confronti del Sindaco e degli Amministratori comunali. Nel caso specifico si fa riferimento alla pagina di Facebook denominata “NO ALL’ACCAMPAMENTO DEGLI ZINGARI A SORSO”, nella quale si leggono ingiurie, provocazioni e istigazioni che ledono l’onore delle persone citate.L’Amministrazione Comunale invita caldamente a misurare i toni e a ponderare le parole. A tale proposito il Sindaco intende illustrare la situazione nella sua interezza e veridicità. La questione, della quale si parla nella pagina suddetta, riguarda l’arrivo nel territorio sorsense di una famiglia ROM, precedentemente residente ad Alghero. L’Amministrazione Comunale di Alghero ha ricevuto dalla Comunità Europea fondi economici per sgomberare il campo nomadi e favorire l’inserimento delle famiglie in case di civile abitazione. Tutte le famiglie risultano avere aderito a questo reinserimento, ad eccezione di una che, scegliendo di persistere nella propria condizione di nomadismo, decide di acquistare un terreno nel nostro territorio. Si tratterebbe, pertanto, di un compromesso d’acquisto tra privati, di cui il Comune di Sorso non partecipa in nessun modo. Successivamente a questo arrivo, il Sindaco ha ricevuto una serie considerevole di solleciti e dichiarazioni di disagio da parte dei vicini della famiglia ROM, che denunciano deplorevoli condizioni igienico-sanitarie e abusi edilizi.Messe in campo le opportune verifiche e predisponendo i doverosi controlli di legge, ad oggi, i componenti della famiglia ROM non possono essere inseriti tra i residenti del Comune di Sorso, giacché la residenza è subordinata all’idoneità delle condizioni igienico-sanitarie del luogo d’abitazione. Data la situazione di estrema delicatezza per l’ordine pubblico e per la salute, essendo presenti nel nucleo familiare otto minori, il Sindaco ha provveduto a informare il Prefetto di quanto sta avvenendo nel territorio di Sorso, per trovare una soluzione consona, da valutare anche in riferimento alle prerogative di chi detiene la responsabilità di monitorare le fasi di reinserimento in civile abitazione dei nuclei familiari e di accertare che, ai luoghi di interesse, corrispondessero adeguate condizioni igienico-sanitarie e opportune misure edilizie e urbanistiche, atte ad accogliere un nucleo familiare composto da adulti e bambini. A seguito della verifica dell’ASL territoriale in merito alla reale situazione, dalla quale risultano non essere rispettate le condizioni igienico sanitarie previste dalla legge; presa visione degli accertamenti degli Organi di Polizia Giudiziaria e Polizia Municipale che constatano un abuso edilizio, perpetrato nel terreno oggetto di controllo; sentiti gli Organi di Pubblica Sicurezza del territorio e i Carabinieri, il Sindaco predispone, in data odierna, un’ordinanza di sgombero e chiede al Prefetto di Sassari il trasferimento della famiglia in un campo-nomadi. L’Amministrazione Comunale fa presente che il territorio di Sorso non è provvisto di aree attrezzate ad accogliere famiglie nomadi e che l’istituzione di tali aree non è prevista nella programmazione e regolamentazione del territorio. L’Amministrazione Comunale richiama la popolazione al doveroso rispetto verso le Istituzioni e biasima ogni tipo di istigazione alla violenza, sia fisica che verbale, che possa turbare l’ordine pubblico. Invita, inoltre la Comunità di Sorso a non perdere di vista i valori di ospitalità, integrazione e rispetto che sono alla base del vivere civile, richiamando al senso di responsabilità per gli atti che si compiono e per le parole che si pronunciano, confidando nel buonsenso di tutti i cittadini.
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Ultimo aggiornamento:
10 luglio 2020 , 16:50