80° anniversario della Liberazione, cerimonia e deposizione della corona di alloro in Aula consiliare

25 aprile 2025: questa mattina la cerimonia per ricordare la Liberazione, con la deposizione della corona di alloro in memoria e onore dei caduti di tutte le guerre
Data:

25/04/2025

© Comune di Sorso - Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Descrizione

Questa mattina in Piazza Garibaldi e nell’Aula Consiliare “Massimo Greco” si sono svolte le celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione dell’Italia dall'occupazione nazista e dal regime fascista.

Insieme al sindaco Fabrizio Demelas e al presidente del Consiglio Francesco Sechi, alla cerimonia hanno perso parte una delegazione di Assessori e Consiglieri, rappresentanti e delegazioni delle autorità militari e civili, il comandante della Stazione dei Carabinieri di Sorso, maresciallo Gianluca Porcheddu, la comandante della Polizia municipale Pier Paola Piras, il parroco di San Pantaleo e Santa Monica Don Luca Collu, Padre Danilo Pischedda, rettore del Convento dei Frati minori Cappuccini e rappresentanti e delegazioni delle Associazioni e dei Barracelli.

Un momento di ricordo e memoria di quanti di sono battuti e sacrificati in nome di valori imprescindibili ma anche l’occasione per una profonda riflessione sul significato universale della Libertà e sull’importanza della responsabilità individuale e collettiva nel costruire, ogni giorno, un mondo libero e senza odio, un mondo libero e di pace.

Le parole del sindaco Fabrizio Demelas: “La libertà come l’uguaglianza è un diritto universale, che non fa distinzioni di sesso, di razza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, per questo la ricorrenza del 25 Aprile non dovrebbe mai essere intesa come un’occasione utilizzata strumentalmente per generare futili contrapposizioni degli uni contro gli altri.

Sono convinto che celebrare il 25 aprile oggi in concomitanza con il lutto per la scomparsa di Papa Francesco, in concomitanza con questi giorni di raccoglimento attorno alla figura di Papa Francesco, rappresenti una grande occasione per tutti noi per arricchire le nostre riflessioni sia sul significato storico, politico, sociale del 25 Aprile sia proprio sull’eredità spirituale di Papa Francesco.

Perché se c’è stato un leader capace di insegnarci negli anni del suo pontificato cosa sia veramente e come vada intesa la libertà questo leader è stato proprio Papa Francesco.

E lo ha fatto tutte le volte che ha sottolineato che libertà significa essere gli uni degli altri, che la vera libertà è servirsi gli uni gli altri, e che la libertà in sostanza è inscindibilmente legata alla carità.

E cosa è dare la propria vita per il proprio Paese? Morire per liberarlo dalla dittatura? Dai soprusi? Dalla superbia di chi usa il proprio potere per prevaricare sugli altri? Se non un atto di carità?

Nelle relazioni familiari, in quelle sociali ma anche in quelle civili, dentro uno stato e un paese libero come è l’Italia da quel 25 Aprile, libertà è mettersi al servizio degli altri, esattamente come hanno fatto coloro che hanno dato la vita per la nostra libertà.

La libertà dunque è un esercizio quotidiano, e tra servire il prossimo e servire il proprio paese non c’è differenza: sono entrambi, se autentici, atti di carità e d’amore”.

E allora Viva la Libertà, Viva l’Italia”.

A cura di

Ufficio Stampa

Gestione e coordinamento delle attività di comunicazione istituzionale.

Ultimo aggiornamento

Ultimo aggiornamento: 28/04/2025 09:53

Sito web e servizi digitali OpenCity Italia distributed by OpenCity Labs · Accesso redattori sito