Istituzione della Commissione per le Pari Opportunità

logopariopportunitIstituzione della Commissione per le Pari Opportunità

Con l’articolo 3 della Costituzione Italiana che recita : “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale è sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni personali e sociali.” E l’art. 51 che dispone che tutti i cittadini dell’uno e dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge.

A tal fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra uomini e donne sulle azioni positive. Rappresenta una svolta fondamentale nelle politiche in favore delle donne la legge n° 125 del 1991, tanto da essere classificata come la legge piu avanzata in materia in tutta l’Europa occidentale.

 

 

Il percorso che ha condotto alla parità sostanziale della legge sopradetta è stato caratterizzato in particolare dall’istituzione di osservatori sull’andamento dell’occupazione femminile. Tale legge può essere definita una legge manifesto in quanto si apre con la dichiarazione delle proprie finalità: l’occupazione femminile.

Realizzare la sostanziale uguaglianza tra uomini e donne nel lavoro mediante azioni positive per le donne al fine di rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità. Le azioni positive sono imperniate sulla regola espressa dell’uguaglianza che si basa sulla rilevanza delle differenze di “genere” esistenti tra persone di sesso diverso termine che ha scatenato polemiche strumentali inutili a tutti i livelli ma è necessario tener conto che il mondo è fatto di uomini e donne. La promozione delle azioni positive è affidata a piu soggetti:

  • • Le istituzioni
  • • Le organizzazioni sindacali
  • • I centri di formazione professionale
  • • I datori di lavoro

Azioni positive possono essere svolte non solo nel campo del lavoro “anche se questo è l’ambito di maggior intervento” ma nel campo dell’informazione, della formazione professionale e in tutti i campi della vita professionale e civile.

Dopo la prima conferenza mondiale delle donne tenutasi a Città del Messico del 1975 dove le priorità sono state: parità, sviluppo, pace. Altre conferenze si sono susseguite, tra le quali la piu importante la quarta conferenza mondiale delle donne di Pechino nel 1995 dove uno degli obbiettivi principali e quello di raggiungere la piena applicazione dei principi cosiddetti “empowerment” dal verbo inglese to empower “dare potere”. Parola d’ordine per il movimento internazionale delle donne in generale, un obbiettivo che deve accompagnare tutte le rivendicazioni e le iniziative delle donne stesse come acquisizione di potere di forza e di autorità. Altro principio detto “mainstreaming” (generare flusso all’interno della società che si muove), si tratta quindi di una strategia importante in quanto mira a cambiamenti culturali che coinvolgono tutte le componenti dei sistemi politici e sociali.

Le politiche di pari opportunità che l’amministrazione comunale di Sorso intende avviare si collocano in diversi scenari e con esiti differenti a seconda delle finalità operando nelle diverse modalità per diffonderne la cultura delle parità e delle pari opportunità indirizzati a creare maggiori opportunità di scelta per le donne.

L’amministrazione comunale, rappresentando l’istituzione piu vicina ai cittadini deve per prima promuovere una cultura delle pari opportunità adottando azioni che servono ad incentivare le iniziative delle donne atte a eliminare gli ostacoli presenti nel mondo del lavoro, nella realtà sociale e nelle istituzioni. Prendendo così coscienza dei propri diritti sociali e civili.

Richiamando la legge Regionale n 39 del 13 Giugno 1989 intitolata “Istituzione della Commissione Regionale per Realizzazione della Parità tra Uomini e Donne” richiamando l’art. 8 dello statuto del comune di Sorso che recita “il Comune di Sorso tutela le pari opportunità tra uomo e donna nel rispetto della peculiarità di entrambi, promuove azioni positive per rimuovere gli ostacoli che di fatto pregiudicano la partecipazione della donna alla vita economica politica e sociale.”

A finché si possano raggiungere gli obbiettivi suddetti il Comune di Sorso istituisce la Commissione per le Pari Opportunità composta da rappresentanti femminili designate da gruppi e associazioni presenti nella realtà sociale e dalle donne elette in Consiglio Comunale quali membri di diritto.

Tenuto conto che il presupposto per l’attuazione di una politica di promozione delle pari opportunità è rappresentato dall’eliminazione delle discriminazioni esistenti e dall’attività di prevenzione contro il loro verificarsi, si è provveduto per la prima volta in questo Comune a stilare un regolamento approvato nelle quattro sedute dalla Commissione Consiliare Affari Generali.

L'Assessore
Sig.ra Marivanna Pulino.

Data:
25 settembre 2009

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3048

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Con l’articolo 3 della Costituzione Italiana che recita : “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale è sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni personali e sociali.” E l’art. 51 che dispone che tutti i cittadini dell’uno e dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge.

A tal fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra uomini e donne sulle azioni positive. Rappresenta una svolta fondamentale nelle politiche in favore delle donne la legge n° 125 del 1991, tanto da essere classificata come la legge piu avanzata in materia in tutta l’Europa occidentale.

 

 

Il percorso che ha condotto alla parità sostanziale della legge sopradetta è stato caratterizzato in particolare dall’istituzione di osservatori sull’andamento dell’occupazione femminile. Tale legge può essere definita una legge manifesto in quanto si apre con la dichiarazione delle proprie finalità: l’occupazione femminile.

Realizzare la sostanziale uguaglianza tra uomini e donne nel lavoro mediante azioni positive per le donne al fine di rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità. Le azioni positive sono imperniate sulla regola espressa dell’uguaglianza che si basa sulla rilevanza delle differenze di “genere” esistenti tra persone di sesso diverso termine che ha scatenato polemiche strumentali inutili a tutti i livelli ma è necessario tener conto che il mondo è fatto di uomini e donne. La promozione delle azioni positive è affidata a piu soggetti:

  • • Le istituzioni
  • • Le organizzazioni sindacali
  • • I centri di formazione professionale
  • • I datori di lavoro

Azioni positive possono essere svolte non solo nel campo del lavoro “anche se questo è l’ambito di maggior intervento” ma nel campo dell’informazione, della formazione professionale e in tutti i campi della vita professionale e civile.

Dopo la prima conferenza mondiale delle donne tenutasi a Città del Messico del 1975 dove le priorità sono state: parità, sviluppo, pace. Altre conferenze si sono susseguite, tra le quali la piu importante la quarta conferenza mondiale delle donne di Pechino nel 1995 dove uno degli obbiettivi principali e quello di raggiungere la piena applicazione dei principi cosiddetti “empowerment” dal verbo inglese to empower “dare potere”. Parola d’ordine per il movimento internazionale delle donne in generale, un obbiettivo che deve accompagnare tutte le rivendicazioni e le iniziative delle donne stesse come acquisizione di potere di forza e di autorità. Altro principio detto “mainstreaming” (generare flusso all’interno della società che si muove), si tratta quindi di una strategia importante in quanto mira a cambiamenti culturali che coinvolgono tutte le componenti dei sistemi politici e sociali.

Le politiche di pari opportunità che l’amministrazione comunale di Sorso intende avviare si collocano in diversi scenari e con esiti differenti a seconda delle finalità operando nelle diverse modalità per diffonderne la cultura delle parità e delle pari opportunità indirizzati a creare maggiori opportunità di scelta per le donne.

L’amministrazione comunale, rappresentando l’istituzione piu vicina ai cittadini deve per prima promuovere una cultura delle pari opportunità adottando azioni che servono ad incentivare le iniziative delle donne atte a eliminare gli ostacoli presenti nel mondo del lavoro, nella realtà sociale e nelle istituzioni. Prendendo così coscienza dei propri diritti sociali e civili.

Richiamando la legge Regionale n 39 del 13 Giugno 1989 intitolata “Istituzione della Commissione Regionale per Realizzazione della Parità tra Uomini e Donne” richiamando l’art. 8 dello statuto del comune di Sorso che recita “il Comune di Sorso tutela le pari opportunità tra uomo e donna nel rispetto della peculiarità di entrambi, promuove azioni positive per rimuovere gli ostacoli che di fatto pregiudicano la partecipazione della donna alla vita economica politica e sociale.”

A finché si possano raggiungere gli obbiettivi suddetti il Comune di Sorso istituisce la Commissione per le Pari Opportunità composta da rappresentanti femminili designate da gruppi e associazioni presenti nella realtà sociale e dalle donne elette in Consiglio Comunale quali membri di diritto.

Tenuto conto che il presupposto per l’attuazione di una politica di promozione delle pari opportunità è rappresentato dall’eliminazione delle discriminazioni esistenti e dall’attività di prevenzione contro il loro verificarsi, si è provveduto per la prima volta in questo Comune a stilare un regolamento approvato nelle quattro sedute dalla Commissione Consiliare Affari Generali.

L'Assessore
Sig.ra Marivanna Pulino.

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Ultimo aggiornamento:
19 giugno 2013 , 11:32

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